FMI Process e Tsukishima JFE Aqua Solutions rivoluzionano il trattamento dei fanghi in Europa con una tecnologia di termovalorizzazione a Letto Fluido Pressurizzato
L’11 giugno 2025, ad Andrézieux-Bouthéon, FMI Process, filiale del Gruppo SNF, ha firmato un accordo di licenza strategico con la società giapponese Tsukishima JFE Aqua Solutions Co. Ltd (TJAS) per introdurre ed implementare in Europa l’innovativa tecnologia di incenerimento a Letto Fluido Pressurizzato per fanghi di depurazione.
Questa tecnologia di combustione fluidizzata in pressione, sviluppata da TJAS, rappresenta un importante progresso nel trattamento termico dei fanghi di depurazione. Si distingue per le sue elevate prestazioni in termini di risparmio energetico e riduzione delle emissioni. Con oltre 20 impianti già operativi e collaudati in Giappone, tra cui quelli delle metropoli di Tokyo e Osaka, questa soluzione è particolarmente adatta alle grandi aree urbane, con capacità che vanno da 10.000 a 100.000 tonnellate all’anno di fango trattato.
FMI Process, forte di oltre 25 anni di esperienza nella progettazione, costruzione e gestione di processi a letto fluidizzato (Saint-Étienne, Thonon-les-Bains, Milano e altre), garantirà l’implementazione di questa tecnologia all’avanguardia sul mercato europeo.
In un contesto normativo sempre più restrittivo, che vede una progressiva limitazione dello spandimento in agricoltura dei fanghi, cresce la domanda di soluzioni per la valorizzazione termica. Anche il recupero del fosforo e il trattamento degli inquinanti perfluoroalchilici (PFAS) diventano sfide cruciali per la collettività.
Questo accordo si inserisce pienamente negli obiettivi di “carbon neutrality” fissati dall’Unione Europea. Grazie a questa tecnologia, FMI Process contribuirà a un trattamento ancora più sostenibile dei fanghi di depurazione, unendo performance ambientali ed efficienza energetica.
Grazie a un design innovativo, il sistema utilizza l’energia dei gas di combustione per alimentare un turbocompressore e generare l’aria di combustione. Questo approccio rivoluzionario elimina la necessità di un compressore di fluidizzazione e di un ventilatore di tiraggio indotto, due apparecchiature ad alto consumo energetico negli inceneritori convenzionali a letto fluidizzato. Il risultato è una significativa riduzione del consumo di elettricità, rafforzando così l’efficienza energetica complessiva del processo.